domenica 23 dicembre 2012

La misura dell'amore è l'amore senza misura

Bella serata, questa serata. Il concerto di un coro gospel nel mio paese di origine.
Mi ricordo Harlem, qualche giorno fa, ma soprattutto come l'amore per Dio sia uguale sempre ed in ogni parte del mondo.
Una frase mi ha colpito: "La misura dell'amore è l'amore senza misura".
E una canzone mi ha colpito: "One Love" di Bob Marley.
Che dire? Emozioni e sensazioni fantastiche, a casa.
Il mio cuore è un po' a Lisbona, a Berlino, a New York, a Roma, a Londra, a Lucca, a Noci, a Venezia ed in tutte le parti del mondo che non ho ancora visto.
Che bella la famiglia! La famiglia è la cosa più importante.
Che bello gli amici, vicini e lontani.
Tutto bellissimo, con tanti buoni propositi per il prossimo anno.
Buon Natale con il testo di una canzone stupenda.

One love
One heart
Let's get together and feel alright
Here the children crying
Saying-Give thanks and praises to the Lord
And I will feel alright
Saying-Let's get together and feel alright
Let them all pass their dirty remarks
There is one question I'd really love to ask
Is there a place for the hopeless sinner
Who has hurt all mankind
Just to save his own
Believe me
One love
One heart
Let's get together and feel alright
As it was in the beginning
So shall it be in the end
Give thanks and praises to the Lord
And I will feel alright
Let's get together and feel alright
One more thing
Let's get together to fight this holy Armageddon
So when the man comes
There will be no-no Doom
Have pity on those
Whose chances grows thinner
There ain't no hiding place
From the Father of creation
Saying-One love
One heart
Let's get together and feel alright
I'm pleaing to mankind
One love
One heart
Give thanks and praises to the Lord
And I will feel alright
Let's get together and feel alright
Give thanks and praises and feel
Alright-Let's get together and feel alright

venerdì 7 dicembre 2012

Nyc e la mia top ten

New York, New York,
In un momento di stanchezza e di pausa scrivo le mie riflessioni sulla città più bella del mondo.
Si lo è, una città dalle mille risorse, facce, grattacieli e luci.
Dalle mille culture.
Dove vorrei vivere? A New York. Ecco la mia top ten delle città con associato qualche ricordo:

1. Nyc: all in one! Musica, arte, cibo, tradizione e nuove tendenze. È tutto qui ed è la perfezione.
2. Venezia: il posto più difficile in cui vi vedere ma anche il più bello
3. Londra: il rifugio ideale per qualche anno quando sei giovane
4. Roma: il passato e' sempre presente e speciale
5. Istanbul: islam non è mai stato così occidentale
6. Marrachech: il sole e il caos non sono stati mai così vicino
7. Parigi: che bello l'amore!
8. Barcellona: vai di divertimento!
9. Berlino: perfetta e facile, vicina ed economica
10. Milano: la mia città

sabato 1 dicembre 2012

Vado lontano

Viaggio e vado lontano, 10 giorni per te e per me amore mio, un giorno in cui io ti chiederò di sposarmi, a modo mio.

Ti amo
Nunzia

martedì 20 novembre 2012

New york city and more

Oggi penso a dove sarò fra due settimane e dove vorrei essere ora.
Penso che alcune volte sono impulsiva ed infantile, incapace di stabilire cosa voglio e come lo voglio.
Scappo e ritorno, torno e scappo, volo e cado, corro e rallento, salto e tocco il fondo, soffio e sbuffo, rido e piango.
Alcune volte mi sento come Catullo, un po' Peter Pan, un po' Titta Di Girolamo che trova alla fine qualcosa che non sia noioso e ripetitivo perché non vuole che la sia vita sia una trappola mortale senza immaginazione di quello che verrà.

martedì 6 novembre 2012

Vuoto a perdere

Non so come mi sento questi giorni.
A volte piena di vita, altre volte vuota e sfiduciata.
Passerà anche questo momento.
Ma tu ci credi più? Io no!
Ma come la musica che suono, passo da un forte a lieve, soave e poi nulla.


venerdì 26 ottobre 2012

Isole alla deriva

Isole alla deriva: quando il tuo angolo non basta cosa fai? Torno alla terraferma stanca e delusa. Riprendo in mano la vita che ho lasciato, che sembra noiosa. Ma in questa vita trovi la pace alle battaglie combattute sull'isola. E trovi un bacio caldo che ti ricorda che tutto quello che hai vissuto sull'isola e' solo un brutto sogno.

sabato 13 ottobre 2012

Sometimes it happens

Qualche volta accade che le attese vengano disattese.

Vorremmo che qualcuno ci dicesse cosa ha dentro, ma questo non accade.

Qualche volta accade che saluti delle persone che partono per un lungo viaggio, sapendo che non torneranno più.

Mai più.

E qualche volta accade che le isole felici non ti bastano e vuoi scappare anche da queste.

E aspetti che il cielo grigio diventi celeste e smetta di piovere.



sabato 29 settembre 2012

Un post di fine mese

Beh zio, la promessa l'hai mantenuta, il 15 c'eri!
E io c'ero.

Ti ho detto cose che non ti ho mai detto in 30 anni, ti ho tenuto la mano. Che bello zio, ti voglio bene e prometto che non ti mollerò. Quello che posso fare per aiutare te e chi soffre della tua stessa malattia, e' starti vicino, non ignorare la tua malattia e diventare una donatrice di midollo.

Mi da gioia vederti e tu me l'hai promesso: ci sei il 7 settembre e io non mi sposo senza di te. Ok? Ce lo siamo promessi.

Ma mi hai insegnato anche un'altra cosa: non ricordare le persone solo quando stanno male, amale anche prima, digli ti voglio bene perché domani non e' detto se ci saranno o ci sarò, vivi ogni giorno come se fosse l'ultimo.

Colgo a piene mani quello che ognuno mi da, senza attese da disattendere ma con tanta voglia di dare. Senza freni a mano, senza date, ma cercando di essere felice nell'attimo che vivo.

sabato 1 settembre 2012

E' proprio vero la felicita' dura solo un attimo

La felicita' dura solo un attimo e beato chi riesce a coglierlo!

Sono pochi minuti che mi e' giunta la notizia di mio zio colto da leucemia.

Cosa e' questa sconosciuta?

Ricordo l'ultima volta che ci siamo visti: lui in un letto di ospedale e io che gli stringevo la mano.

Ricordo anche i panini imbottiti che mangiavamo nella sua casa in campagna durante le feste. La casa che era dei miei nonni. Quando rimangerò i panini imbottiti nel tovagliolo di carta raccolto nello stecchino? Voglio rivedere quel volto, stanco degli anni vissuti in campagna ma tanto simile al mio.

Il mio naso e' il suo naso.

Odio gli ospedali e soprattutto quando non c'e' una cura. Quando l'aggettivo fulminante ti toglie il respiro e lascia spazio solo alle lacrime e al silenzio.

Beato chi vive l'attimo, perché noi siamo l'attimo e null'altro.
Zio, che la vita ti regali ancora tanti attimi! Anche se lontana e incapace di fare qualsiasi cosa, come venirti a trovare tutti i giorni per passare tutto il tempo che abbiamo perso, sono con te.

Nella gioia e nel dolore, in salute e malattia.

E voglio rivederti il 15 settembre per portarti l'invito del mio matrimonio, faremo una bella festa come quella che si usa dalle nostre parti, con il liscio, il cibo buono, i bimbi e i sorrisi.

Aspettami!





venerdì 31 agosto 2012

Settimana finita alla velocità dell'ottovolante!

Che bella sensazione quando il treno va, i ricordi di momenti belli e brutti passano, si scontrano, fuggono e poi si incontrano in un momento.

E ascolti una canzone romantica, un paesaggio toscano scorre come un film e tu sei felice.

Felice per aver aver vissuto una settimana di pura vita!

Durerà un giorno lo so, mai io questo giorno me lo godo.

venerdì 10 agosto 2012

Finalmente e' finita

E' finita, almeno per una settimana!

Le vacanze sono sempre fonte di riflessione, ci allontaniamo da quello che abbiamo vissuto come un'abitudine per immergerci in una rottura.

Penso che questa volta sia finito qualche altra cosa: Nunzia sei grande...una voce dice.

Ed io perciò ho deciso. Tie!

domenica 22 luglio 2012

Sorprese e sensazioni

Questi ultimi mesi sono stati pieni di sorprese e sensazioni, belle e brutte.

Da dove inizio?

Le sensazioni brutte hanno sempre a che fare con il passaggio del tempo, la morte, gli affetti che scompaiono, le cose che pensi di aver dimenticato ma che riaffiorano e sono sempre li.

Le sensazioni belle invece hanno a che fare con i sogni, le fantasie, le persone che ti fanno stare bene.

Adoro perdermi nel puro sentire, nel seguire ciò che mi dice l'istinto senza convenzioni.
L'arte contemporanea fa riflettere sul mondo che sarebbe senza convenzioni, dove il corpo è un mezzo per comunicare qualcosa a qualcuno.

Le convenzioni. Il matrimonio, la fedeltà, i bambini che ci saranno, l'anello di fidanzamento, la proposta di matrimonio, la sala, il romanticismo. Alcune volte penso a come cambierà la mia vita e forse ora sto troppo bene per volerla cambiare. Però si sa, il cambiamento è necessario, è il male per poter andare avanti, altrimenti 0 stimoli=morte.

Adesso sento la mancanza del confronto, pensando a padri che vanno via.
Un vuoto che non è giustificato, no... non è amore ma abitudine, sapere che c'è.
Anche noi abbiamo le nostre abitudini, piccole tranquillità che ci fanno andare avanti nella nostra routine, che rendono magica la giornata, che ci danno un sorriso al giorno per vivere. Ci aggrappiamo a una parola per sapere che c'è...cosa?


Non si sa: nulla, forse solo il conforto che c'è qualcosa di indefinito, lontano dal mondo reale.


Si, un sorriso al giorno per vivere, anche se io quel sorriso non lo vedo mai, ma lo so che c'è.

Ci riabitueremo a non averlo più.
Ne sono sicura.

martedì 22 maggio 2012

Oggi parliamo delle merde

Le merde sono quelle persone che sono cattive, che ti fanno del male gratuitamente e che ti dicono le bugie senza una motivazione.

Si una motivazione c'è: pensano di conoscerti e di sapere cosa vuoi: essere presa in giro. Mi sento il protagonista di The truman show, tutti fingono.

Io non voglio che il mondo finga, voglio che sia sempre sincero, nel bene e nel male.

Non trovo spiegazione a certi comportamenti. Oggi sono come mia nipote quando torna incavolata da scuola: occhi appuntiti, entro e sbatto il mio grembiule sulla sedia e dico: "Quelli sono pazzi".

Ma a parte questo, rifletto sugli ultimi giorni: forse è meglio se mi fermo, come al solito mi farei delle mie domande a cui non so dare risposta. La linearità della mia logica è molto inferiore alle aspettative: domanda, zero risposta, forse risposta ma a quale domanda.

Il futuro? Prima certo e poi incerto, prima sicuro e poi insicuro.

Cosa devo fare? Si accettano consigli. Concludo con una poesia di Pablo Neruda, per me, per te, per noi.

IL TUO SORRISO 

Toglimi il pane, se vuoi, 
toglimi l'aria, ma 
non togliermi il tuo sorriso. 

Non togliermi la rosa, 
la lancia che sgrani, 
l'acqua che d'improvviso 
scoppia nella tua gioia, 
la repentina onda 
d'argento che ti nasce. 

Dura è la mia lotta e torno 
con gli occhi stanchi, 
a volte, d'aver visto 
la terra che non cambia, 
ma entrando il tuo sorriso 
sale al cielo cercandomi 
ed apre per me tutte 
le porte della vita. 

Amor mio, nell'ora 
più oscura sgrana 
il tuo sorriso, e se d'improvviso 
vedi che il mio sangue macchia 
le pietre della strada, 
ridi, perché il tuo riso 
sarà per le mie mani 
come una spada fresca. 

Vicino al mare, d'autunno, 
il tuo riso deve innalzare 
la sua cascata di spuma, 
e in primavera, amore, 
voglio il tuo riso come 
il fiore che attendevo, 
il fiore azzurro, la rosa 
della mia patria sonora. 

Riditela della notte, 
del giorno, della luna, 
riditela delle strade 
contorte dell'isola, 
riditela di questo rozzo 
ragazzo che ti ama, 
ma quando apro gli occhi 
e quando li richiudo, 
quando i miei passi vanno, 
quando tornano i miei passi, 
negami il pane, l'aria, 
la luce, la primavera, 
ma il tuo sorriso mai, 
perché io ne morrei. 




mercoledì 2 maggio 2012

If I ain't got you

Quanto è vera questa canzone...quanto contano i simboli? E per cosa si vive?

Alcune volte perdo di vista le cose importante e non mi rendo conto che un anello al dito non mi farà più felice di quanto non lo sia ora.

E io per che cosa vivo? I simboli, la superficialità o il vero sentimento?

Some people live for the fortune
Some people live just for the fame
Some people live for the power, yeah
Some people live just to play the game
Some people think that the physical things
Define what's within
And I've been there before
But that life's a bore
So full of the superficial

Some people want it all
But I don't want nothing at all
If it ain't you baby
If I ain't got you baby
Some people want diamond rings
Some just want everything
But everything means nothing
If I ain't got you, Yeah

Some people search for a fountain
That promises forever young
Some people need three dozen roses
And that's the only way to prove you love them
Hand me the world on a silver platter
And what good would it be
With no one to share
With no one who truly cares for me

Some people want it all
But I don't want nothing at all
If it ain't you baby
If I ain't got you baby
Some people want diamond rings
Some just want everything
But everything means nothing
If I ain't got you, you, you
Some people want it all
But I don't want nothing at all
If it ain't you baby
If I ain't got you baby
Some people want diamond rings
Some just want everything
But everything means nothing
If I ain't got you, yeah

domenica 29 aprile 2012

Back to life

Stasera, di ritorno, da una serata tra amici, scrivo questo post il cui titolo è ispirato da una musica composta da Allevi.
Quante domande questa settimana...forse la più frequente è "Stai bene?"
La risposta invece più incisiva è "Perchè ci va".

Ma a parte le domande e risposte, ho provato tante sensazioni, emozioni, colori:
...il piacere...di stare con le persone speciali
...la malinconia della pioggia...
 ...il sollievo per essere uscita dal buio...
...il rosso della passione...
...la paura per l'intervento...
...la curiosità di capire chi c'è dietro...
...la golosità di un gelato...
...il vento tra i capelli...
...il dolore di un dente...
...i brividi una poesia...
...il blu di un sax ben suonato...
...il sentirsi affini...
...la fine di un piacere e l'inizio di un  altro...
...la consapevolezza di sbagliare...
...l'unione con la persona che amo...
...la voglia di prendere il meglio da chi mi circonda...

venerdì 20 aprile 2012

Giornata pesante, fortuna ci sono i sogni!

Giornata pesante oggi, alcune volte mi sembra di impazzire tra tutte le cose a cui star dietro.

Alcune volte mi sembra di vivere in un'altra realtà e non so qual è quella vera.

Pensavo di essere pronta e invece non lo ero, la lunga lista di cose che non avrei più potuto fare:
il master, i viaggi, la libertà, etc. etc. etc. anche se io non mi tiro indietro.

Che stanchezza, sogno New York e sogno che sotto l'albero del Rockfeller Center ci sarà una sorpresa per me.

sabato 14 aprile 2012

Come si fa a spiegare?

Tento sempre di trovare spiegazioni ma alcune volte non ne trovo.

Oggi ho dovuto spiegare ad un bimbo di 10 anni che siamo diversi, abbiamo percorsi diversi e che l'obiettivo è sempre quello di migliorarsi. Non so se ha capito, tutto infatti si è risolto in un: "Ora posso andare a giocare?"

Mi ha colpito un video delle Iene, Mamma a 16 anni. Non so spiegare la maturità di questa ragazza, quella luce che quando c'è ti fa vedere tutto positivo e ti da la forza di andare oltre gli ostacoli e le apparenze.
Anch'io ora mi sento pronta, ma a 16 anni si può? Mi sciolgo quando sento certe dichiarazioni e penso a quanto possa essere forte la mente umana, quando io alcune volte mi abbatto per le stupidaggini.

Penso a quanto mi rendono felici alcuni attimi, una sola parola può cambiare la mia giornata, darmi un sorriso e  sentirmi sollevata, quel sollievo che senti quando sei felice e tutto il resto è alle spalle.

lunedì 12 marzo 2012

Un incontro speciale

Le cicogne sono mute ma emettono suoni battendo il becco. E' quello che ho imparato da un incontro all'abbazia di Chiaravalle con una guida speciale.
Domenica, ore 16, un pomeriggio di tardo inverno che prelude alla primavera, ci imbattiamo per l'abbazia di Chiaravalle dove ci attendeva una visita guidata.


A parte le nozioni storiche, ho segnato sulla mia agenda dei concetti bellissimi e sui cui riflettere nel mio blog.
Conosco poche persone che mi hanno colpito in questo modo, ma quest'essere ci ha portati a viaggiare nella storia e nei nostri giorni.


Primo tema: l'abate è un primus inter pares, è colui che prende le decisioni e non deve far mancare nulla ai monaci, ma cosa c'è di fondamentale in una decisione? La responsabilità. E' un concetto che sfugge, però chi ha potere prende le decisioni, cioè ha la responsabilità. Perchè chi decide nel nostro Paese sembra non rendersene conto?


Secondo tema: la solitudine. Quando torniamo a casa c'è qualcuno che ci aspetta e ci rincuora dopo le nostre vittorie e le nostre sconfitte, il monaco che torna a casa non ha Dio che di da una pacca sulla spalla.


Terzo tema: il corpo. Il corpo è uno strumento, siamo noi che decidiamo come usarlo.


Quarto tema che secondo me è il più bello, la forza della catena dipende dalla resistenza del suo anello debole, ergo se la nostra società vuole resistere non può non stringersi intorno ai più poveri, agli indifesi.


Quinto: perchè lo faccio? Perchè ho speranza.


Grazie dell'ora passata insieme e piena di stimoli.

giovedì 8 marzo 2012

I giorni

Quando scrivo il blog mi sento a casa. Capire però dov'è casa è un po' difficile. Ma questo è l'argomento di un altro post.

Oggi mi chiedo quanto siamo guidati da noi stessi e quanto dagli altri, dal contesto e dalle cose. E se siamo guidati dagli altri quanto ne siamo consapevoli? Forse non si tratta di consapevolezza, ma semplicemente non vogliamo ammettere che siamo diversi da come crediamo di essere. Se bevo un bicchiere di vino e cambio, sono sicuro che quel bicchiere di vino non l'abbia preso volontariamente perchè in quel momento avevo la necessità di cambiare? E parlo di necessità e non di voglia. E come se dicessi ad un ubriaco "perchè bevi"? Penso che lui beva non per il puro gusto di bere ma perchè il bere è un tramite per sentirsi diversi e forse, apparentemente, meglio. Questo si traduce a mio parere, col fatto che abbiamo sempre una libertà di scelta, sempre. Sono io che decido e non gli altri o le cose che mi circondano.

 Inoltre non vogliamo ammettere che dentro di noi ci sono diverse anime: quella che vuole distrarsi e quella che prende tutto sul serio, pensando che quella che vuole distrarsi è stupida e non merita di essere considerata. Ma sarà vero?

Non è che siamo più veri quando facciamo esattamente quello che vogliamo e non siamo oppressi dal contesto che inevitabilmente limita la nostra libertà? La libertà...questa può ferire le persone che ci circondano? Qual è il compresso fra la libertà e gli altri? O la parola compromesso non potrà mai esistere? Più che compromessi, che è una parola che svilisce, parlerei di equilibri, fragili equilibri che possono spezzarsi per una parola non detta o una parola di troppo. 

Ma quando si trova questo equilibrio magico, fatto di silenzi, di sguardi e di affinità, di non detto, allora tutto si compensa, i vuoti diventano pieni e si modellano per far emergere il meglio.

 E così che finiscono le favole e i giorni.


lunedì 5 marzo 2012

Sento la canzone degli Iosemprevoglia, a letto. Dovrei essere adulta stando alla canzona. Sono canzoni che mi fanno sentire giovane, una minore di 30 anni. Ho poca voglia di suonare i miei pezzi, preferisco ascoltare cose nuove. Oggi mi sono un po' angosciata dopo la visione di un reportage su questi tempi, anche se i pensieri frivoli mi allietano e mi fanno sentire meglio. Sfacciata e intraprendente oppure chiusa come una fortezza? Non ancora scelto un modus operandi, anche perché non so come finirà.

sabato 18 febbraio 2012

Vuoti

Io con gli imbecilli non ci parlo. La mediazione non è il mio forte: una persona o mi piace o non mi piace.

Sento vuoti, bei vuoti che mi spaesano, anche se è difficile smarrirsi completamente.
Sentimenti che non si definiscono, che rimangono là e ci rimarranno per sempre.
Forse è bello guardare le cose che vanno via, mentre un treno parte via lontano.

giovedì 2 febbraio 2012

La settima onda

Anche per me e' arrivata la settima onda. Mi sposo, o meglio sto mettendo in moto la macchina. Annuncio ufficiale davanti a parenti e amici il 4 aprile nella mia casa nuova.
Andrà tutto bene, e' quello che mi dico.