martedì 22 maggio 2012

Oggi parliamo delle merde

Le merde sono quelle persone che sono cattive, che ti fanno del male gratuitamente e che ti dicono le bugie senza una motivazione.

Si una motivazione c'è: pensano di conoscerti e di sapere cosa vuoi: essere presa in giro. Mi sento il protagonista di The truman show, tutti fingono.

Io non voglio che il mondo finga, voglio che sia sempre sincero, nel bene e nel male.

Non trovo spiegazione a certi comportamenti. Oggi sono come mia nipote quando torna incavolata da scuola: occhi appuntiti, entro e sbatto il mio grembiule sulla sedia e dico: "Quelli sono pazzi".

Ma a parte questo, rifletto sugli ultimi giorni: forse è meglio se mi fermo, come al solito mi farei delle mie domande a cui non so dare risposta. La linearità della mia logica è molto inferiore alle aspettative: domanda, zero risposta, forse risposta ma a quale domanda.

Il futuro? Prima certo e poi incerto, prima sicuro e poi insicuro.

Cosa devo fare? Si accettano consigli. Concludo con una poesia di Pablo Neruda, per me, per te, per noi.

IL TUO SORRISO 

Toglimi il pane, se vuoi, 
toglimi l'aria, ma 
non togliermi il tuo sorriso. 

Non togliermi la rosa, 
la lancia che sgrani, 
l'acqua che d'improvviso 
scoppia nella tua gioia, 
la repentina onda 
d'argento che ti nasce. 

Dura è la mia lotta e torno 
con gli occhi stanchi, 
a volte, d'aver visto 
la terra che non cambia, 
ma entrando il tuo sorriso 
sale al cielo cercandomi 
ed apre per me tutte 
le porte della vita. 

Amor mio, nell'ora 
più oscura sgrana 
il tuo sorriso, e se d'improvviso 
vedi che il mio sangue macchia 
le pietre della strada, 
ridi, perché il tuo riso 
sarà per le mie mani 
come una spada fresca. 

Vicino al mare, d'autunno, 
il tuo riso deve innalzare 
la sua cascata di spuma, 
e in primavera, amore, 
voglio il tuo riso come 
il fiore che attendevo, 
il fiore azzurro, la rosa 
della mia patria sonora. 

Riditela della notte, 
del giorno, della luna, 
riditela delle strade 
contorte dell'isola, 
riditela di questo rozzo 
ragazzo che ti ama, 
ma quando apro gli occhi 
e quando li richiudo, 
quando i miei passi vanno, 
quando tornano i miei passi, 
negami il pane, l'aria, 
la luce, la primavera, 
ma il tuo sorriso mai, 
perché io ne morrei. 




mercoledì 2 maggio 2012

If I ain't got you

Quanto è vera questa canzone...quanto contano i simboli? E per cosa si vive?

Alcune volte perdo di vista le cose importante e non mi rendo conto che un anello al dito non mi farà più felice di quanto non lo sia ora.

E io per che cosa vivo? I simboli, la superficialità o il vero sentimento?

Some people live for the fortune
Some people live just for the fame
Some people live for the power, yeah
Some people live just to play the game
Some people think that the physical things
Define what's within
And I've been there before
But that life's a bore
So full of the superficial

Some people want it all
But I don't want nothing at all
If it ain't you baby
If I ain't got you baby
Some people want diamond rings
Some just want everything
But everything means nothing
If I ain't got you, Yeah

Some people search for a fountain
That promises forever young
Some people need three dozen roses
And that's the only way to prove you love them
Hand me the world on a silver platter
And what good would it be
With no one to share
With no one who truly cares for me

Some people want it all
But I don't want nothing at all
If it ain't you baby
If I ain't got you baby
Some people want diamond rings
Some just want everything
But everything means nothing
If I ain't got you, you, you
Some people want it all
But I don't want nothing at all
If it ain't you baby
If I ain't got you baby
Some people want diamond rings
Some just want everything
But everything means nothing
If I ain't got you, yeah