lunedì 23 dicembre 2013

Somme e Sorprese

Come ogni anno, mi ritrovo sul mio blog a tirare le somme di come sono e di quello che ho fatto.

Tanti eventi quest'anno che hanno cambiato la mia vita.
Il matrimonio: nuove prospettive insieme ad un'altra persona.
Nuove persone intorno a me, ancora tutta da scoprire.
Nuovi posti e nuovi continenti: l'Australia per dirne uno.

Ma cos'è che mi porto dentro di questo 2013? La scoperta di nuovi limiti da superare e spezzare.


Le critiche, le litigate, i giudizi ti portano spesso ad arrabbiarti per aver mancato le occasioni o aver fallito.
Allo stesso tempo voglio riconoscere un significato positivo a tutto ciò: l'indicazione di ciò che mi manca, di una strada da seguire, di uno spunto per migliorare.

Grazie anche a chi non c'è più, a chi ci sarà, a chi andrà via, a chi è andato via, a chi è venuto.
Nel mio cuore ci sarà sempre uno spazio per ricordare la bellezza vissuta, ma anche per non dimenticare il brutto provato.

Un grazie, speciale, va ad una cara amica: la Musica. Come sempre non mi ha abbandonato, ma mi ha regalato sempre momenti magici per sognare, viaggiare da seduta, volare, nuotare, surfare, guidare...

Nient'altro da aggiungere. Confido in un 2014 ricco di sorprese.
Quest'anno voglio sorprendermi!

ps= buoni propositi 2014: imparare a surfare, riprendere a guidare, lavorare divertendomi, passare più tempo con Fede e gli amici, leggere di più, studiare la Traviata e l'opera in generale, scoprire un altro continente, riprendere a studiare le lingue, riprendere a nuotare.

giovedì 12 dicembre 2013

E mi rifletto

Mi rifletto in questo post.
Malinconia per una parte di me che sta andando via.
È dura ricacciarsi dentro quello che si prova.
Con questo freddo i miei occhi diventano lucidi ma le lacrime si congelano, restando dentro di me.
Il treno, io vado con lui.
Vedo la mia faccia riflessa nel vetro. Non mi piace, così non mi piace fingere saluti e sorrisi.

sabato 7 dicembre 2013

Spontaneità e abitudine



Rileggo una poesia di Neruda già riportata in questo blog.
Mi fa pensare a come non voglio morire, a come non voglio annoiarmi, a come non voglio abituarmi a cose e persone che non mi piacciono più, che non sono più spontanee.
Odio le cose forzate, vorrei recuperare la spontaneità del primo incontro.

"Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine,

ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,

chi non cambia la marca o colore dei vestiti,

chi non rischia,

chi non parla a chi non conosce.

Lentamente muore chi evita una passione,

chi vuole solo nero su bianco e i puntini sulle i

piuttosto che un insieme di emozioni;

emozioni che fanno brillare gli occhi,

quelle che fanno di uno sbaglio un sorriso,

quelle che fanno battere il cuore

davanti agli errori ed ai sentimenti!

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,

chi è infelice sul lavoro,

chi non rischia la certezza per l’incertezza,

chi rinuncia ad inseguire un sogno,

chi non si permette almeno una volta di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,

chi non legge,

chi non ascolta musica,

chi non trova grazia e pace in sè stesso.

Lentamente muore chi distrugge l’amor proprio,

chi non si lascia aiutare,

chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,

chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,

chi non risponde quando gli si chiede qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi,

ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di

gran lunga

maggiore

del semplice fatto di respirare!

Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di

una splendida

felicità."