domenica 23 gennaio 2011

Pensieri di fine serata...

Mi manca lavorare fino a tardi, la mia routine.

Oggi ho finito un lavoro: una presentazione sul mio progetto che domani dovrò discutere. Sono illustrati i prossimi passi, passi che io nuovamente non potrò seguire.

La sera i pensieri negativi si accumulano e penso che domani mi sveglierò e sarò di nuovo io: con la mia gamba, senza dover andare in piscina, senza il pensiero di un secondo intervento...io che camminavo.

Che paradosso la vita: un giorno hai la forza per fare 30 kilometri, un giorno riesci a fare 3 passi.

Ma lo devo accettare: è questa la mia vita, non è un sogno.

Vorrei tanto che la teoria di Platone sulle idee fosse vera.

giovedì 6 gennaio 2011

Le contraddizioni, i valori, i social network, il piacersi

Questo anno per me è iniziato affrontando le mie contraddizioni.

Primo fra tutte se abbiamo dei valori e le persone che ci sono vicino non li hanno, che si fa? Abbiamo il diritto di fare una selezione?Beh, è quello che è accaduto a me. Mi chiedo ma che senso hanno i valori? Che cosa sono?

Le parole sincerità e condivisione sono belle, profonde e positive. Ma le persone che si comportano di conseguenza, sono come queste parole? Oppure no?
Io ho sposato questi valori e queste parole, che penso siano il segreto della felicità. Ma se chi sta accanto a noi non lo fa, questo implica che non si può vivere insieme? Che non ci sono punti conciliabili? Chi deve cedere? Si può rinunciare ai propri valori?

Penso a quello che mi ha detto un'amica: ci sono contraddizioni in un rapporto, ma la volontà di mediare e di trovare una soluzione è il segreto per andare avanti. Se dall'inizio sono disposta a trovare un modo per conciliare, allora io posso andare avanti, ma se dici "io pretendo che le persone che sono accanto a me facciano questo" e "io sono fatto a modo mio, tu a modo tuo" dov'è l'incontro?

Arriviamo ai social network: quando una relazione finisce, la prima cosa che fai è togliere l'amicizia a qualcuno. Io mi interrogo sul senso.

La mia domanda è: ma se io sono così, perchè mi devo nascondere? Io al contrario ho aperto il mio profilo a tutti. Nel mio caso è un po' diverso perchè scrivo un blog aperto a tutti e quindi ho fatto una scelta, tutti mi possono trovare.

Ma quanti dei nostri amici su Facebook, sono veramente amici? Io ho 200 amici, di cui metà persone che ho incontrato una volta, eppure sanno tanto di me, o meglio io voglio che sappiano. Che senso ha allora togliere un'amicizia ad una persona con cui una relazione è conclusa? Una punizione?

Chissà se avrò mai risposte, mi scopro intransigente a volte e pronta a cedere altre volte...certo avere il parere di qualcuno che si fa le mie stesse domande mi piacerebbe e un po' mi solleverebbe.

Penso che l'incidente mi abbia cambiato, anche un po' il lavoro che faccio: priorità, tempi, risorse, progettazione e pianificazione, incasellare, essere duri per affrontare le cose, ragionare in base a dei punti fermi, lottare fino a perdere per mantenersi lucidi, spingere, spingere, spingere.
Ma chi sono diventata? Mi piaccio così?